La voce di una Doula
Come può la maternità aiutare una donne a trovare la propria ‘chiamata’? Troverai la risposta nelle parole di Emanuela Geraci. Seguendo il suo cuore ha iniziato ad aiutare altre donne durante una delle esperienze trasformative per eccellenza: dare alla luce un figlio.
Negli ultimi anni ho percepito con chiarezza quanto sia particolare il rapporto con mia madre e come ci troviamo spesso a risuonare delle stesse vibrazioni.
E' successo anche quando mi ha parlato di Emanuela, scrittrice e fondatrice di Mondo Doula, una scuola di formazione per chi vuole accompagnare le donne durante tutto il percorso della gravidanza. Volevo vederla, conoscerla, chiederle com’era diventata se stessa e come aveva sviluppato questa carriera così fuori dall’ordinario.
Per conoscerla sono andata a trovarla nella sua casa circondata da un bosco di olivi nella campagna pisana. Mi apre la porta e ci avventuriamo in un mondo fatto di stanze segrete e oggetti di tutti i tipi che parlano di una vita ricca di esperienze piene di significato. Con mio grande piacere Emanuala mi offre di sedermi al tavolo della cucina, la stanza dove mi sento più a mio agio, e dopo aver preparato una tisana e fatto una piccola meditazione, iniziamo a parlare.
Seguendo il suo cuore Emanuela è diventata Doula quando in Italia nessuno conosceva questo nome o sapeva cosa fosse questa attività. Mi racconta che un giorno leggendo un articolo su una rivista ha capito quello che stava facendo:
“La mia esperienza personale mi ha fatto sperimentare quello che mancava, mi è mancato un sostegno emozionale e un accudimento generale. Il prendere atto di questo iato tra quello che mi aspettavo, un’aspettativa inconscia di quello che poteva essere il ruolo di una madre nella nostra società, e quello che io ho poi sperimentato nella realtà. Questo mi ha fatto capire che tantissime madri vivono un’esperienza di solitudine anche di non comprensione perché non abbiamo gli strumenti. Non viviamo in contesti che possono rispecchiare questa grande trasformazione. Quello che è nato spontaneamente è stato intanto il bisogno di fare ricerca. Quindi, ho iniziato a leggere tutti i libri, qualsiasi libro che parlasse di maternità. In realtà senza avere all'inizio un progetto ben definito in testa. Quello che alimentava la mia curiosità era il bisogno di capire, capirmi, capire cosa stava succedendo”.
Emanuela ha seguito questa voglia di capirsi e, rispondendo ai suoi bisogni, ha imparato a riconoscere quelli di molte altre donne e a prendersene cura.
‘E’ stato un seme che ha germogliato. Ho capito, con la mia carne, con l’esperienza, di cosa aveva bisogno una donna durante il parto e di cosa può avere bisogno anche dopo il parto. Perché un momento di crisi è una grande opportunità in cui tu puoi aprirti a un’identità nuova, diversa. E questo è un processo che può essere anche molto doloroso, destabilizzante. A livello sociale non esiste qualcuno che si prende cura di questo processo.’
Mentre ascoltavo queste parole ho riconosciuto la stessa passione che percepisco io nei confronti della mia ricerca sul vivere seguendo la propria voce interiore: la passione che caratterizza una persona che si muove in una certa direzione non perché deve ma perché non può farne a meno.
La forza di questa passione ha fatto si che con il tempo il seme di Emanuela abbia germogliato in maniera spontanea o come spesso ripete lei ‘sincronicamente’. Grazie a incontri fortuiti ed esperienze che l’hanno formata, prima lei ha iniziato a praticare il mestiere della doula e in seguito a insegnarlo ad altre donne. Emauela si è lasciata andare e si è connessa con un’energia che stava muovendo molte altre donne che stavano portando avanti un lavoro interiore simile al suo.
“Ti sintonizzi su una corrente e poi le cose avvengono: te pensa che le scuole di formazione per doula sono iniziate lo stesso anno in tutti i Paesi d’Europa. E nessuna di noi era in contatto.”
Ma come si fa a sintonizzarsi con una corrente? Questa donna meravigliosa mi spiega che ha iniziato a lavorare su se stessa da quando aveva 23 anni:
“Più sei aperto più riesci a vivere nel presente, nell’unione.”
Emanuela segue una routine quotidiana ben strutturata e ha ben chiaro a cosa dedicare il suo tempo, che sia lavoro, riposo o la sua relazione sentimentale. Solitamente inizia la sua giornata dedicandosi per un’ora a praticare degli esercizi, meditazioni o yoga. Inoltre fa parte di un gruppo con cui si ritrova settimanalmente per meditare sul tema dell’abbandono. In questo momento la sua vita è mossa dalla ricerca di ‘equilibrio’:
“Ci sono stati momenti in cui ho lavorato molto di più ed è stato giusto così, mi ha permesso di acquisire esperienza. Ma ora ho bisogno di equilibrio. Sento che è la cosa giusta. Ho sentito che c’era un ‘troppo pieno’ o comunque che quello che avevo fatto mi soddisfaceva. Ero soddisfatta di quello che avevo fatto. Cinque anni fa ho iniziato ad aver bisogno di degli spazi vuoti e questi spazi vuoti erano anche dedicati per lasciare spazio alla creatività, e l'ho fatto prendendo carta e penna, perché a me è sempre piaciuto tantissimo scrivere. Ho scritto prima ‘Le favole dei nove mesi’ e poi un romanzo che si chiama ‘La vita dei non nati’. E adesso sto scrivendo un altro. C’era sicuramente l’esigenza di fare vuoto, cioè di avere dei momenti della giornata vuoti. E allora ho iniziato a eliminare le cose non necessarie. Quello che mi dava di meno. Ho iniziato a sentire che alcune attività erano diventate una forzatura. Ho iniziato a mettere confini, confini che sono cresciuti tipo: ’non mi telefonate dopo le…”
Le pongo la domanda consueta di fine intervista, e ottengo una risposta che parla direttamente al mio cuore e porterò sempre con me. Quando una persona sa dentro di se di dover cambiare basta fermarsi e ascoltare:
‘Di rilassarsi, di rilassarsi perché il cambiamento c’è già. E quindi è semplicemente un lavoro di ascolto e ascolti quando più sei rilassato. Tutto sommato le cose più importanti della mia vita sono arrivate giocando.’
Per conoscere meglio Emanuela:
Se questa intervista ti ha fatto capire che anche tu hai una speciale ‘chiamata’ e vuoi finalmente scoprirla contattami per scoprire se posso supportare il tuo percorso: